Artrosi vertebrale: sintomi, cause e cure

Artrosi vertebrale: sintomi, cause e cure

L’artrosi è una malattia che provoca l’usura e la scomparsa (nei casi più gravi) delle cartilagini articolari. Questa usura provoca dolori articolari molto forti e andando avanti con il tempo impedisce il regolare movimento del corpo. L’artrosi colpisce tutte le articolazioni ma in particolar modo quelle più utilizzate e più soggette a sforzi e pesi: ginocchia, schiena, spalle e anca. L’artrosi colpisce generalmente gli uomini dopo i 40 anni e le donne dopo i 55 anni. Essendo una malattia degenerativa, con il passare del tempo si trasforma in ipertrofia ossea e osteofitosi. In questo articolo andremo ad analizzare meglio i sintomi, le cause e le cure per l’artrosi vertebrale.

Che cos’è l’artrosi vertebrale?

L’artrosi vertebrale o lombare è una malattia degenerativa che colpisce le articolazioni della colonna vertebrale. Il processo degenerativo ha inizio dalle cartilagini articolari fino ad estendersi a tutta l’articolazione.

Esistono due tipi di artrosi vertebrale: quella intersomatica (anteriore) e quella interapofisaria (posteriore). Per poter dare una risposta ai dolori che avverti, leggi i sintomi dell’artrosi intersomatica lombare e in questo modo capirai qual’è il percorso curativo che dovrai intraprendere.

Le articolazioni sono quelle strutture che collegano fra di loro le ossa e che sono soggette a tutti i movimenti giornalieri e al peso del corpo. Le estremità delle ossa sono rivestite da un tessuto sottile ed elastico, la cartilagine. Con il passare degli anni e dell’utilizzo, la cartilagine si usura ed oltre a provocare dolore, limita i movimenti.

I sintomi dell’artrosi vertebrale

Come dicevamo all’inizio dell’articolo, l’artrosi è una malattia progressiva, cioè peggiore andando avanti con il tempo. Se i sintomi non vengono curati in maniera adeguata, si rischia che la cartilagine si usuri del tutto e che si arrivi allo sfregamento diretto delle ossa.

I principali sintomi che si manifestano sono:

  • Rigidità della schiena: generalmente si presenta al mattino dopo molte ore di immobilità oppure la sera dopo una giornata intera di movimenti e pesi
  • Dolore pungente e caldo, il classico mal di schiena
  • Difficoltà nel compiere i movimenti più basilar

Soprattutto nella fase iniziale dell’artrosi i momenti di dolori si alternano a momenti in cui il dolore è totalmente assente. Nonostante ciò non bisogna sottovalutare i sintomi iniziali che spesso sono il campanello d’allarme per una possibile usura della cartilagine. Insieme al dolore si possono avvertire dei rumori, detti anche scrosci articolari, accompagnati da piccole scosse o perdita della forza muscolare.

Principali cause dell’artrosi

Le cause dell’artrosi possono essere molto diverse fra loro e non spesso si associano all’invecchiamento. Vediamo nel dettaglio quali sono le cause principali die questa malattia.

Età e sesso: una delle cause principali è il naturale processo di invecchiamento che sottoponendo negli anni, le articolazioni a molti movimenti, sforzi e pesi si arriva all’usura della cartilagine. Nelle donne, soprattutto dopo la menopausa, entra in causa anche il fattore ormonale.

Genetica: come anticipato, l’artrosi non è solo collegata all’invecchiamento, ma occupa un ruolo importante è rilevante anche la predisposizione genetica. In seguito ai risultati di diversi studi scientifici, si è arrivati alla conclusione che i soggetti che manifestano i sintomi di un’artrosi lombare, hanno familiari con la stessa malattia.

Stile di vita: una causa molto rilevante riguarda lo stile di vita che si fa. Entrano in gioco svariati fattori, il peso, la sedentarietà, posture errate e carichi alzati in maniera sbagliata.

Tutte queste condizioni provocano un utilizzo errato della colonna vertebrale e delle articolazioni e di conseguenza ne provoca l’usura. Non solo la sedentarietà, anche chi svolge un’attività che implica lo stare molte ore in piedi può provocare dolori lombari.

Cure e trattamenti per l’artrosi

L’artrosi non può essere curata però può essere tenuta sotto controllo. Essendo una patologia degenerativa, bisogna attuare trattamento che possa allievare i dolori e rallentare il processo di usura della cartilagine.

Una delle terapie più attuate è quella farmacologica tramite la somministrazione di antinfiammatori, che limitano il dolore e consente un movimento più regolare. Non bisogna abusare di questi farmaci, perché a lungo andare provocano effetti collaterali molto gravi.
Nei casi più gravi, soprattutto quanto lo strato di cartilagine è molto sottile, si ricorre ad infiltrazioni di acido ialuronico, invece, l’utilizzo di corticosteroidi è indicato in casi acuti di infiammazione.

Durante le fasi acute di dolore e di somministrazione di questi farmaci è necessario affiancare momenti di riposo ed evitare movimenti bruschi.  Tra una crisi di dolore e l’altra ci si può sottoporre a massaggi ed esercizi fisici riabilitativi.

 

Mirko Toller

Laureato in scienze e tecniche psicologiche, imprenditore, mi occupo (anche) di divulgazione scientifica e comunicazione.
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