5 consigli per respirare aria pulita in casa su Radio Antenna Uno

Un’alta qualità dell’aria in casa (o nell’ambiente di lavoro) è importante per la salute di chi abita: al giorno d’oggi passiamo molto del nostro tempo in ambienti chiusi e spesso il ricambio d’aria non è sufficiente a garantire un livello qualitativo accettabile dell’ambiente indoor.
BenessereMag su Radio Antenna Uno
Continuano gli appuntamenti della rivista Benessere Mag e degli esperti della Accademia Telematica Europea su Radio Antenna Uno all’interno del programma “Alziamo le vibrazioni“, il contenitore del benessere condotto da Carla Canapè nel quale Radio Antenna Uno fa palestra insieme per il corpo, la mente e l’anima, con il contributo di professionisti ed operatori dello stare bene.
Giovedì 24 marzo 2022, a partire dalle ore 10,30, è di nuovo il turno di Claudio Pasqua, divulgatore scientifico, che attualmente ricopre la carica di direttore responsabile di BenessereMag.it, e della rivista sull’abitare Interiorissimi.it oltreché di testate come TorinoFree.it (qui una sua breve biografia)
Durante la trasmissione sarà possibile porre domande all’esperto, che risponderà in diretta oppure nelle ore successive alla trasmissione snella sezione “Domande e risposte” in fondo a questa pagina. Indirizzate le domande in diretta alla radio nei commenti alla pagina Facebook di Radio Antenna Uno oppure via email a benesseremag@medicinaenutrizione.it
Cosa inquina in città?
L’inquinamento atmosferico nei centri urbani dipende dalla combinazione di differenti fattori, ma i principali responsabili sembrano essere il traffico, il riscaldamento domestico, le industrie e l’agricoltura.
Allarme smog
I tassi di inquinamento delle città non sono migliorate e la situazione è diventata oltre che insostenibile anche dannosa per la salute (umana e dell’ambiente).
Infatti, su 102 capoluoghi di provincia analizzati, nessuno è riuscito a rispettare tutti e tre i valori limite suggeriti dall’OMS, ossia una media annuale di:
- 15 microgrammi per metro cubo (μg/mc) per il PM10 (livello di concentrazione del particolato atmosferico);
- 5 μg/mc per il PM2.5 (polveri sottili);
- 10 μg/mc per l’N02 (biossido di azoto).
Le città più inquinate d’Italia
Dal monitoraggio è emerso che ben 17 sono le città italiane con i valori più alti di polveri sottili, ovvero che superano i valori OMS per più del doppio:
- Alessandria che nel 2021 ha registrato una media annuale di PM10 pari a 33 µg/mc rispetto al limite OMS di 15 µg/mc ;
- seguita da Milano con 32 µg/mc;
- poi Brescia, Lodi, Mantova, Modena e Torino con 31 µg/mc.
Sono invece 11 quelle più inquinate da PM2.5 che superano di oltre 4 volte i valori OMS con le criticità maggiori registrate a Cremona e Venezia (media annuale 24 µg/mc contro un valore OMS di 5 µg/mc) e ben 13 le città più inquinate da biossido di azoto – NO2 – ovvero che superano il limite per più di tre volte con Milano e Torino in forte sofferenza. Basti pensare che solo il capoluogo lombardo nel 2021 ha registrato una media annuale di 39 µg/mc contro un valore OMS di 10 µg/mc, mentre la città di Torino (37 µg/ mc).
Su 238 centraline, 230 hanno rilevato livelli allarmanti di PM10. Di queste, ben 56 distribuite in 31 città (il 24%) hanno superato per più di 35 giorni la media giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo (µg/mc), cioè il limite previsto dalla normativa. Le centraline che hanno registrato la media annuale più elevata sono quelle di:
- Milano con 37 µg/mc;
- Torino 36;
- Alessandria e Catania con 35.
Per quanto riguarda il rivelamento di PM2.5 (polveri sottili), sono 139 le centraline tra quelle utilizzate che hanno monitorato questo inquinante: in un caso una centralina ha superato il limite normativo previsto (25 µg/mc) registrando una media annua di 28 µg/mc, ed è quella di Napoli. Ha sfiorato invece il limite normativo la centralina di Cremona, che si è fermata a 25 µg/mc, mentre nessuna è riuscita a rispettare il nuovo valore OMS fissato in 5 µg/mc.
Infine, per il biossido di azoto(NO2) sono stati rilevati i dati in 205 centraline di monitoraggio sulle 238 considerate. In 13 di queste non è neanche stato rispettato il limite previsto da normativa (40 µg/mc).Le situazioni più critiche si sono registrate a:
- Napoli;
- Torino;
- Firenze;
- Milano;
- Palermo;
- Catania;
- Genova.
In questo caso, solamente 14 centraline hanno registrato valori che soddisfano le raccomandazioni dell’OMS.
CO2: In Italia Torino è la città più inquinata
Per quanto riguarda la CO2, tra le italiane, Torino è quella che contribuisce maggiormente al surriscaldamento globale, al 52mo posto della classifica con 6 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno.
Le grandi metropoli coprono appena il 2% della superficie terrestre ma contribuiscono in grande misura all’inquinamento dell’ambiente e peggioramento della crisi climatica. La città più inquinante del mondo è Handan, in Cina, con 200 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno. Ma tra le peggiori ci sono anche Mosca, Instambul, Tokyo e New York. Ecco la classifica delle prime 10 città più inquinanti al mondo:
- Handan con 200 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno
- Shangai (190 Mt Co2 eq.)
- Suzhou (150 Mt Co2 eq.)
- Dalian (143 Mt Co2 eq.)
- Pechino (133 Mt Co2 eq.)
- Tianjin (126 Mt Co2 eq.)
- Mosca (114 Mt Co2 eq.)
- Wuhan (112 Mt Co2 eq.)
- Qingdao (94 Mt Co2 eq.)
- Chongqing (82 Mt Co2 eq.)
Torino è al 52° posto (per la CO2)
Tra le città Europee la peggiore è Francoforte
Le città dell’UE si collocano fuori classifica, ma non sono troppo virtuose. Tra queste la più inquinante è Francoforte al 30mo posto del ranking mondiale con 46 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno. Seguono Atene al 36mo posto (38 Mt Co2 eq.) e Berlino al 46mo posto (27 Mt Co2 eq.)
In Italia Torino è la città più inquinata
Tra le italiane, Torino è quella che contribuisce maggiormente al surriscaldamento globale, al 52°posto della classifica con 6 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno.
Per quanto riguarda lo Smog (diossido d’azoto) che provoca quasi 700 morti all’anno, Torino che era prima fino al 2021 è migliorata ed è attualmente al 27° posto, ma Bergamo e Brescia sono ora al primo posto
Il Global Healt Istitute ha stilato la classifica delle città più inquinate, dove si nota che lo smog fa ingenti vittime nelle nostre città
Nello studio condotto anche con l’ausilio dell’università di Ginevra, Utrecht e Barcellona si nota come oltre 52 mila persone sia morte per una conseguenza legata direttamente alle polveri sottili. Un dato che vede tristemente l’Italia coinvolta con un gran numero di città presenti nella graduatoria e dove Bergamo e Brescia quest’anno sono sul podio delle emissioni di NO2.
Come testare la qualità dell’aria
Ci sono molti modi per verificare la qualità dell’aria nelle nostre città e nel nostro ambiente. Tramite siti web come il meteo oppure app come Meteo, Arpa, MonIQA, Air Quality, WhatsAiR, Plume Air Report, BreezoMeter, My Heaven.
Ad esempio Plume Air Report è l’app che si basa sui dati di migliaia di stazioni di monitoraggio dell‘inquinamento, in particolare quelli su biossido di azoto (NO2), ozono (O3) e particolato (PM2,5 e PM10). Attualmente è in funzione in 150 città di tutto il mondo, è gratuita e scaricabile su Android e iOS
Ma anche senza scaricare applicazioni alcuni modelli come l’iPhone hanno software nativi per controllare la qualità dell’aria (AQI)
- Avvia l’app Meteo sul tuo iPhone.
- Seleziona la tua regione e scorri verso il basso.
- Dovresti essere in grado di vedere l’Indice di qualità dell‘aria della tua zona.
Esistono poi numerosi apparecchi in commercio per testare la qualità dell’aria indoor. Noi abbiamo testato questo modello (ma ne trovate molti altri a prezzi diversi a questo link).
Quello che abbiamo provato è dotato di sensori di rilevamento della diffusione a infrarossi (NDIR) e laser progettati per monitorare con precisione la qualità dell’aria tra cui AQI, CO2, temperatura, umidità, PM10, PM2.5.
Quanto sono grandi le particelle inquinanti?
Qui c’è il paragone con le particelle PM10, un globulo rosso, una particella PM2,5, un batterio e il VIRUS del Coronavirus.
Una mascherina FFP2 filtra circa il 95% delle particelle con un diametro di 0,3 micron o superiore
Come respirare aria pulita in casa o in ufficio: 5 consigli
Con aria pulita ci ammaliamo di meno, diminuiscono le allergie, stiamo meglio e riusciamo a concentrarci di più. Aprire la finestra assicura un ricambio d’aria, ma spesso non basta e l’aria fuori è addirittura peggio, satura di smog, polveri sottili e pollini che provocano allergie. Senza contare la dispersione termica, per cui il prezioso calore del riscaldamento se ne scappa dalla finestra non appena la apriamo.
Come possiamo fare per migliorare la qualità dell’aria in casa, per proteggere la nostra salute e quella della nostra famiglia?
1 . Evitare le sostanze inquinanti nei luoghi chiusi
Sono tantissime le sostanze potenzialmente dannose per la nostra salute: vernici, colle, benzina e solventi vanno assolutamente tenuti fuori casa, in ambienti separati, ed utilizzati solo con le apposite protezioni individuali e in ambienti arieggiati. Se è necessario lavorare in casa con sostanze che emettono vapori e fumi, oppure se è presente fumo di sigaretta, è fondamentale arieggiare immediatamente i locali dove si trova il fumo, in modo da evitare che questo ristagni negli ambienti, si depositi sulle superfici e venga respirato dagli occupanti della casa.
2. Arricchire l’ambiente con piante che depurano l’aria
Le piante che purificano l’aria donano grazia ed eleganza all’ambiente domestico, rallegrano gli spazi e ci garantiscono uno spazio vivibile più salubre.
Piante come l’Aloe Vera, la Sanseveria, il Ficus, l’Anturio, la Dracena, lo Spatifillo, l’orchidea, il Photos, il Crisantemo e l’Azalea, depurano l’ambiente da sostanze come ad esempio la formaldeide.
3. Arieggiare sempre dopo attività che producono inquinanti
Tendiamo a non considerare gli inquinanti e i prodotti di scarto prodotti dalle nostre attività domestiche quotidiane, appunto perché si tratta di attività abituali che portiamo avanti tra le mura domestiche. Eppure è fondamentale cambiare aria dopo attività come farsi la doccia, cucinare, fare le pulizie, per evitare l’accumulo di umidità in eccesso e sostanze dannose per la salute.
4 . Evitare complementi d’arredo come tappeti, candele, deodoranti per ambienti
Mentre i tappeti, le tappezzerie e i mobili imbottiti sono in generale sconsigliati per chi soffre di allergia agli acari della polvere, ci sono prodotti come i deodoranti per ambienti e le candele profumate possono essere dannosi per la salute: contengono infatti sostanze chimiche nocive, per cui è meglio evitare di tenere questi prodotti in casa e negli ambienti chiusi.
Esempio: Non bruciate incenso nei locali chiusi
Attenzione alle segnalazioni di sostanze pericolose. Sul sito del Ministero della Salute trovate molte informazioni a riguardo. Come gli opuscoli su come difendersi dagli agenti inquinanti da scaricare e consultare.
5. Installare un purificatore d’aria (consigliato)
DOMANDE ALL’ESPERTO?
Indirizzate le domande via email a benesseremag@medicinaenutrizione.it e a info@interiorissimi.it.
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