Ondate di calore: i rischi per la salute

Ondate di calore: i rischi per la salute

L’estate è da sempre sinonimo di sole, vacanze e riposo, ma può anche mettere a rischio la nostra salute. Infatti le ondate di calore, caratterizzate da un prolungato periodo di condizioni meteo estreme, rappresentano uno dei fenomeni più pericolosi. 

Temperature estreme, al di sopra dei valori abituali, possono fare del caldo estivo un rischio per la salute, soprattutto per le categorie più deboli. Quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione, si verifica il fenomeno delle ondate di calore.

Secondo il WMO (World Meteorological Organization) un’ondata di calore si verifica quando si ha per almeno 6 giorni consecutivi una temperatura massima superiore al 90° percentile di quel determinato giorno rispetto al periodo climatologico di riferimento.

Cos’è il percentile e come viene calcolato dagli esperti?

Il percentile è un concetto statistico che ci dice quanto un dato -in questo caso la temperatura- si discosta dalla mediana, che è uguale al 50° percentile. Quindi se ho un campione di 100 temperature, il valore che corrisponde al 90° percentile è quel valore al di sopra del quale si trova il 10% dei valori totali.

Se, per esempio, vogliamo calcolare il 90° percentile delle temperature massime del 1° luglio per una data città, dobbiamo considerare le 5 temperature massime giornaliere del 1° luglio per ognuno dei 30 anni del periodo di riferimento. Calcoliamo poi il 90° percentile di questi 5 per 30 dati (di 30 anni diversi) e così abbiamo il percentile del 1° luglio.
A questo punto, dopo aver calcolato giornalmente questo valore relativo al 90° percentile, quando la temperatura massima supera per almeno 6 giorni consecutivi questi valori soglia allora possiamo parlare di ondata di calore.

Perché le ondate di calore sono pericolose per la salute?

Le ondate di calore possono alterare il sistema di regolazione della temperatura corporea. Una specifica regione del cervello umano, detta ipotalamo, è responsabile del controllo della temperatura, normalmente settata intorno ai 37° C. Tale temperatura rappresenta l’equilibrio tra la quantità di calore che il corpo umano produce con il suo metabolismo e quella che riesce ad eliminare, ad esempio, attraverso il sudore.
Un’alterazione del sistema di termoregolazione, come nel caso delle ondate di calore, può aumentare  la temperatura del corpo, che non riesce a disperdere il calore eccessivo. Ciò può causare danni a diversi organi, compromettendo le funzioni vitali.
Le temperature elevate possono provocare effetti diversi sull’organismo umano,  più o meno gravi a seconda delle condizioni ambientali, della durata dell’esposizione e delle specifiche caratteristiche fisiche e di salute della singola persona. I rischi maggiori riguardano le fasce più deboli come anziani, bambini e malati cronici; infatti le ondate di calore possono aggravare lo stato di salute di chi soffre di malattie respiratorie, cardiovascolari, cerebrali, renali, diabete e disturbi mentali.

Gli effetti più lievi di una prolungata esposizione a temperature elevate sono:

  • eruzioni cutanee
  • stanchezza
  • gonfiore degli arti
  • mal di testa
  • crampi

Tuttavia, i due rischi principali sono rappresentati dalla disidratazione e dal colpo di calore.

La disidratazione è una condizione fisiopatologica che si verifica quando la quantità di acqua persa dall’organismo è maggiore rispetto a quella introdotta; condizione che può verificarsi sia a causa di una scarsa idratazione che di un’eccessiva sudorazione. Durante l’esposizione ad elevate temperature, i principali effetti della disidratazione sono sete, debolezza, vertigini, palpitazione, ansia e ipotensione, ossia l’abbassamento della pressione del sangue.

Il colpo di calore, invece, si verifica quando la temperatura corporea raggiunge valori superiori ai 40°C. Questo può causare iperventilazione, disidratazione, edema polmonare, aritmie cardiache, fino ad arrivare allo shock e alla perdita di coscienza. Le conseguenze peggiori possono essere addirittura fatali.

I bollettini giornalieri del Ministero della Salute

Come ogni anno il Ministero della Salute pubblica sul portale, dal lunedì al venerdì, fino a metà settembre i bollettini sulle ondate di calore in Italia. I bollettini vengono elaborati dal Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio, nell’ambito del Sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, coordinato dal Ministero stesso. Il sistema coinvolge 27 città italiane e consente di individuare le condizioni meteo-climatiche a rischio per la salute, soprattutto dei soggetti vulnerabili come anziani e malati cronici.

Locandina ondate di calore
Ondate di calore – Bollettino del Ministero della Salute (Fonte: https://www.salute.gov.it/portale/home.html)

I risultati dei sistemi di previsione e allarme, sono sintetizzati in un bollettino giornaliero città specifico che segnala le condizioni avverse per la salute per il giorno stesso e le 48 e 72 ore successive, attraverso livelli graduati di rischio definiti in relazione alla gravità degli eventi previsti:

Livello 0 – Condizioni meteorologiche che non comportano rischi per la salute della popolazione

Livello 1 – Pre-allerta. Condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore

Livello 2 – Temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione, in particolare nei sottogruppi di popolazione suscettibili

Livello 3 – Ondata di calore. Condizioni ad elevato rischio che persistono per 3 o più giorni consecutivi

Come affrontare le ondate di calore senza rischi: alcuni consigli utili

Per sapere come comportarsi a seconda dei diversi livelli di rischio per la salute causati dalle ondate di calore, è consigliato consultare lo specifico sito del Ministero della Salute  dove sono riportati utili consigli per il cittadino.

Ne riportiamo di seguito alcuni:

  • Evitare di uscire e fare attività fisiche nelle ore più calde della giornata;
  • Bere molto, anche in assenza dello stimolo della sete, evitando gli alcolici che aumentano la sensazione di calore e la sudorazione;
  • Fare attenzione alla congestione per introduzione di bevande ghiacciate, che possono rallentare o bloccare i processi digestivi;
  • Consumare pasti leggeri, evitando cibi elaborati e piccanti a favore di frutta e verdura;
  • Migliorare l’ambiente domestico e di lavoro, schermando le finestre esposte a sud e sud-ovest e usando con la dovuta attenzione l’aria condizionata;
  • Proteggere le categorie più a rischio della popolazione.

 

Per un’estate all’insegna della prevenzione è operativo il piano nazionale per tutelare dalle ondate di calore anche durante l’epidemia COVID-19.

In copertina foto di Gerd Altmann da Pixabay

Approfondimenti – ondate di calore:

Le dinamiche dei cambiamenti climatici e della pandemia

Anna Fortunato

Formazione scientifica e passione per la divulgazione. “Somewhere, something incredible is waiting to be known.”
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