Allergie: non interrompere la terapia protegge dal rischio Covid-19

Allergie: non interrompere la terapia protegge dal rischio Covid-19

Nonostante la pandemia, circa 10 milioni di italiani continuano a soffrire di allergie e patologie respiratorie croniche. Recenti studi clinici indicano che i pazienti allergici e asmatici, adulti e bambini, mostrano una protezione dal rischio di Covid-19 e che le terapie inalatorie non vanno assolutamente interrotte. È fondamentale aiutare i soggetti allergici a riconoscere i sintomi, prevenirli e curarli anche in Fase 3.

La campagna educazionale “Un Respiro di Salute” realizzata da Federasma e Allergie Odv, con il patrocinio di IAR (Accademia Italiana di Rinologia), SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) e SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili) resa possibile grazie al contributo non condizionato di Chiesi Italia, prosegue con lo Speciale leaflet Vademecum Allergie e Aerosolterapia ai tempi del Covid-19 – “Prevenire, riconoscere i sintomi, non smettere le terapie”, sensibilizzando i cittadini sulla necessità di proseguire e non interrompere le terapie inalatorie prescritte dal medico. Laura Mastrorillo, Presidente di FederAsma e Allergie Odv, sottolinea:

 “È importante rassicurare i cittadini informandoli che, oltre a mettere in atto stili di vita per prevenire i sintomi dovuti ad allergie e anti-Covid-19, è necessario proseguire le terapie prescritte dal medico, senza interromperle. Stiamo sperimentando la Fase 3 e molti sono i dubbi dei cittadini che soffrono di allergie, di rinite e di asma allergica, molte le problematiche da affrontare e le norme da mettere in atto”.

Non esiste solo il Covid-19

Le malattie allergiche sono la terza causa di malattia cronica in Italia e presentano sintomi specifici: congestione nasale, naso che cola, starnuti, lacrimazione. La sintomatologia della rinite allergica si manifesta a livello della testa e delle alte vie respiratorie. La febbre di solito non è un sintomo attribuibile alle allergie, ma è presente in circa il 90% dei pazienti con Covid-19. Bisogna fare attenzione alla perdita di olfatto (anosmia) e di gusto (ageusia), tra i primi sintomi del virus. Un soggetto allergico che avverte sintomi diversi da quelli tradizionali deve rivolgersi al proprio medico.

Recenti studi clinici suggeriscono che continuare la terapia con corticosteroidi per via inalatoria in pazienti adulti e pediatrici con asma o malattie respiratorie croniche, protegge dal rischio Covid-19, come sottolinea il Prof. Gian Luigi Marseglia, Presidente della Conferenza Permanente delle Scuole di Pediatria, Presidente della SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) e Direttore Clinica Pediatrica Università di Pavia-Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo”):

“ [..] la bassa espressione del recettore ACE2 -responsabile del Coronavirus- e la ridotta presenza di fattori di comorbidità (diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione, obesità) sono fattori protettivi dal virus fermo restando la necessità di proseguire la terapia corticosteroidea, che sembra inoltre contrastare la replicazione virale”. 

Nonostante la pandemia, è importante il controllo delle malattie respiratorie croniche e non interrompere le cure prescritte per evitare l’aggravarsi della sintomatologia allergica.

Per approfondimenti il leaflet Vademecum Allergie e Aerosolterapia ai tempi del Covid-19 -“Prevenire, riconoscere i sintomi, non smettere le terapie” è disponibile e scaricabile sul sito www.federasmaeallergie.org e www-unrespirodisalute.it.

 

Anna Fortunato

Formazione scientifica e passione per la divulgazione. “Somewhere, something incredible is waiting to be known.”
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