Intelligenza artificiale e medicina

Intelligenza artificiale e medicina

L’intelligenza artificiale (IA) è sempre più utilizzata in medicina e ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui vengono svolti i processi diagnostici e terapeutici. L’IA può essere definita come un insieme di tecnologie che permettono ai computer di simulare l’intelligenza umana, ossia la capacità di apprendere, ragionare e risolvere problemi.

Di Intelligenza artificiale e biomedicale se ne è parlato il 23 febbraio alla facoltà di Medicina di Unimore, presso il Centro Didattico della Facoltà di Medicina e Chirurgia (situato a Largo del Pozzo, 71, Modena) che ha ospitato un evento formativo dedicato all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella ricerca biomedica. L’eventoè stato organizzato per i dottorandi dei programmi di dottorato in “Clinical and Experimental Medicine” (coordinato dal prof. Marco Vinceti), “Neuroscienze” (coordinato dal prof. Sandro Rubichi) e “Molecular and Regenerative Medicine” (coordinato dal prof. Michele De Luca). L’iniziativa fornirà l’opportunità di approfondire le ultime tendenze e sfide relative all’uso dell’IA nella ricerca biomedica.

L’impiego dell’IA nel campo medico sta diventando sempre più diffuso, grazie alle varie opportunità che offre come la diagnosi medica, la personalizzazione della terapia e la ricerca biomedica. Tuttavia, l’adozione dell’IA comporta anche diverse questioni etiche, come la tutela della privacy dei dati dei pazienti, la responsabilità medica e professionale e le possibili interazioni e conflitti tra le competenze dell’uomo e dell’IA.

L’evento, il cui programma dettagliato è consultabile sul sito web http://www.cem-phdschool.unimore.it/site/home.html, ha visto la partecipazione di esperti del settore con particolare competenza nell’applicazione dell’IA nell’ambito della ricerca biomedica, i quali condivideranno la loro esperienza e forniranno un quadro completo delle potenzialità e dei limiti dell’IA in questo ambito.

L’evento rappresenta una preziosa opportunità per i dottorandi e le dottorande dell’Università di Modena e Reggio Emilia di approfondire il tema dell’IA applicata alla medicina e di acquisire conoscenze e competenze utili per la loro carriera futura.

Dopo le presentazioni iniziali a cura dell’Ing. Luca Chiantore, direttore generale di Unimore, e del prof. Marco Vinceti, coordinatore del Dottorato di Ricerca in Clinical and Experimental Medicine, sono seguiti diversi interventi: la Prof.ssa Rita Cucchiara (DIEF, Unimore), ha relazionato su “Intelligenza artificiale al servizio della salute: sfide attuali e future”, cui farà seguito il Dott. Ermanno Cavalli (Senior Data Scientist dell’European Food Safety Authority) che ha illustrato “Il ruolo dell’Intelligenza artificiale nella valutazione del rischio e l’esperienza dell’EFSA”. Di “Cervello virtuale e Intelligenza artificiale: nuove frontiere per le Neuroscienze Digitali” ha parlato il Prof. Jonathan Mapelli (DBMN di Unimore), mentre la  Dott.ssa Giulia Besutti (SMECHIMAI Unimore e IRCCS Santa Maria di Reggio Emilia) ha approfondito il tema delle “Intelligenza artificiale e tecniche radiodiagnostiche nella ricerca biomedica”, e l’ultimo intervento, a cura della Dott.ssa Erica Balboni (DBMN di Unimore e Fisica Sanitaria – AOU di Modena), è stato incentrato su “Intelligenza artificiale e neuroimaging nella ricerca biomedica”.

Il prof. Vinceti ha commentato al proposito: “Le iniziative formative dei dottorati UNIMORE di area biomedica proseguono e si rafforzano grazie alla loro stretta collaborazione, per la quale ringrazio i colleghi Prof. De Luca e Prof. Rubichi, la Prof.ssa Manfredini, e il Direttore Generale Ing. Chiantore, nell’ottica dell’adeguamento alle recenti indicazioni ministeriali ma soprattutto alle sfide emergenti in ambito scientifico ed applicativo. Relatori particolarmente qualificati illustreranno ai nostri dottorandi temi di grande attualità dell’IA in ambito biomedico: dal ruolo dei cosiddetti ‘GPT Transformers’ quali chatGPT all’uso dell’IA nell’Evidence Management e nelle Scientific Literature Reviews all’interno dell’Authority Europea EFSA, dall’Italian strategy for the Digital Brain Research Action all’uso dell’IA in radiologia e neuroimaging. Un’attenzione specifica sarà infine dedicata ai delicati aspetti etici che la crescente utilizzazione dell’IA sta ponendo in ambito biomedico”.

L’impiego dell’intelligenza artificiale rappresenta una grande opportunità per il campo medico, ma è essenziale affrontare le sfide che essa comporta per assicurare un uso corretto e sicuro. Il convegno ha  rappresenta un passo importante in questa direzione offrendo spunti utili e interessanti per tutti i partecipanti.

Che cos’è l’intelligenza artificiale applicata al campo biomedico

Gli algoritmi di IA possono essere applicati in molte aree della medicina, tra cui la diagnostica, la terapia, la gestione dei dati e la ricerca. Di seguito, verranno esaminati alcuni dei progressi più significativi e delle opportunità che l’IA offre alla medicina.

  1. Diagnostica

La diagnostica è un’area in cui l’IA ha dimostrato un grande potenziale. Gli algoritmi di IA possono essere utilizzati per analizzare grandi quantità di dati medici, come immagini diagnostiche, registrazioni elettroniche dei pazienti (EHR) e dati di laboratorio. Ciò può aiutare i medici a individuare più rapidamente e con maggiore precisione patologie e malattie.

Ad esempio, gli algoritmi di IA possono essere utilizzati per analizzare immagini diagnostiche come radiografie, tomografie computerizzate (TC) e risonanze magnetiche (RM). Gli algoritmi possono identificare e marcare le immagini che presentano anomalie e possono aiutare i radiologi a individuare più rapidamente patologie come tumori o lesioni. Inoltre, l’IA può essere utilizzata per migliorare la precisione delle diagnosi differenziali, ossia la differenziazione tra diverse patologie che possono presentare sintomi simili.

  1. Terapia

L’IA può anche essere utilizzata per personalizzare i trattamenti medici e per migliorare l’efficacia delle terapie. Ad esempio, gli algoritmi di IA possono essere utilizzati per analizzare i dati genetici dei pazienti e per identificare i fattori di rischio per determinate patologie. Ciò può aiutare i medici a sviluppare terapie personalizzate che si adattano alle esigenze specifiche dei pazienti.

Inoltre, l’IA può essere utilizzata per migliorare l’efficacia dei trattamenti esistenti. Ad esempio, gli algoritmi di IA possono essere utilizzati per identificare i pazienti che rispondono meglio a determinate terapie o per individuare gli effetti collaterali dei farmaci in modo più rapido.

  1. Gestione dei dati

L’IA può essere utilizzata per semplificare la gestione dei dati medici. Ad esempio, gli algoritmi di IA possono essere utilizzati per analizzare grandi quantità di dati clinici e per identificare i modelli e le tendenze. Ciò può aiutare i medici a individuare le aree in cui migliorare le cure mediche e a sviluppare strategie per migliorare i risultati dei pazienti.

Inoltre, l’IA può essere utilizzata per semplificare la raccolta dei dati dei pazienti. Ad esempio, i chatbot o altri programmi di intelligenza artificiale possono essere utilizzati per raccogliere informazioni dai pazienti e per analizzarle in modo da individuare le necessità specifiche dei pazienti. Questo può aiutare a migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria e a ridurre i tempi di attesa per i pazienti.

  1. Ricerca

L’IA può anche essere utilizzata per migliorare la ricerca medica. Ad esempio, gli algoritmi di IA possono essere utilizzati per analizzare grandi quantità di dati clinici e per identificare nuovi modelli e tendenze. Ciò può aiutare i ricercatori a individuare nuove terapie e a sviluppare nuovi farmaci.

Inoltre, l’IA può essere utilizzata per accelerare la ricerca clinica. Ad esempio, gli algoritmi di IA possono essere utilizzati per identificare i pazienti che soddisfano i criteri di inclusione per gli studi clinici. Ciò può aiutare a reclutare i pazienti più rapidamente e ad accelerare lo sviluppo di nuove terapie.

Possiamo dunque concludere come l’intelligenza artificiale offra molte opportunità per migliorare la medicina. Gli algoritmi di IA possono essere utilizzati per migliorare la precisione delle diagnosi, personalizzare i trattamenti medici, semplificare la gestione dei dati medici e accelerare la ricerca clinica. Tuttavia, è importante anche considerare i potenziali rischi e le sfide legate all’utilizzo dell’IA in medicina, come la protezione dei dati e la necessità di mantenere un equilibrio tra l’uso dell’IA e l’esperienza clinica umana.

Redazione BenessereMag

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