Perché mai dovrebbero interessarci le statistiche?

Perché mai dovrebbero interessarci le statistiche?

A cosa  servono le indagini statistiche? E perché non  possiamo farne a meno?

La Statistica è una scienza che fornisce informazioni su un insieme di soggetti che costituiscono una popolazione. I soggetti che formano la popolazione sono le unità statistiche. Sulle unità statistiche si fa un’indagine, che comincia dalla pianificazione. Si tratta infatti di stabilire come raccogliere i dati, come trascriverli e come elaborarli

Le indagini statistiche hanno l’obiettivo di trasformare i dati in informazioni, affinché esse vengano utilizzate per prendere decisioni. Tali indagini richiedono l’investimento di ingenti risorse economiche, ma – d’altronde – consentono di scoprire molte cose che non si conoscono, permettono di definire meglio problemi sui quali si può poi agire per la loro soluzione.

Facciamo quindi un esempio – tratto da Il giornalismo di precisione” di Philip Meyer – per capire come si possa conoscere in modo effettivo un determinato fenomeno, semplicemente dedicandovi un’adeguata attenzione e un po’ di matematica elementare. Cito testualmente: “Se il tuo capitale azionario preferito scende da 100 $ per azione a 10$, il calo è del 90%. Se, il giorno seguente, esso guadagna il 90%, puoi rallegrartene, ma non sarai stato reintegrato completamente. Un aumento del 90% da 10$ è soltanto 19$. Per tornare a 100$, devi guadagnare il 900%”.

Consideriamo un investimento in azioni di 100 euro. Oggi, a causa della crisi economica indotta dal lockdown per il coronavirus, il valore è pari a 10 euro. 90 euro persi divisi per i 100 di partenza fa 0,9 che, moltiplicato per 100 fa appunto 90% di perdita relativa. Una volta finito il lockdown, l’economia si riprende e la borsa festeggia: +90%. Avevo 10 euro; il 90% di 10 euro è 9 euro, quindi – terminata la crisi – mi ritroverò con 19 euro (10+9), capitale di molto inferiore a quello di partenza di 100 euro. Se volessi recuperare tutto dovrei passare da 10 euro a 100 euro, quindi si tratterebbe di un aumento di 90 euro in valore assoluto. Se calcoliamo (90/10)x100, otteniamo +900%, incremento che difficilmente si verificherà, una volta finita la crisi.

Le discipline scientifiche usano la statistica

La statistica è di supporto alle altre scienze e i corsi di statistica sono inseriti in tutte le facoltà universitarie poiché attraverso le statistiche si indagano e si risolvono molteplici problematiche.

Trova largo utilizzo in criminologia, nelle indagini demografiche quali censimenti, nelle indagini epidemiologiche, nelle problematiche di natura geologica, negli allevamenti intensivi di bestiame, nelle coltivazioni intensive e via dicendo.

Le statistiche sono interessanti perché utili

Il fatto che la Statistica come scienza sia utile per le statistiche che produce, lo si evince dalle connessioni che si ricavano tra le mutabili e dalle correlazioni che si ricavano tra le variabili.

Un mondo senza statistiche non ci permetterebbe di definire le necessarie connessioni e correlazioni tra eventi. La conoscenza del legame esistente fra determinati eventi è una condizione necessaria (ma non sufficiente) per comprendere il funzionamento del nostro mondo. All’esperto di statistica si affiancherà l’esperto del fenomeno in analisi, al fine di stabilire quale sia la causa e quale l’effetto, o se magari esistono molteplici cause per generare un unico effetto.

La statistica è una scienza molto antica

L’utilità delle statistiche è indiscutibile perché ne conosciamo l’uso e la committenza dai tempi degli antichi egizi e dai censimenti in uso nell’Antica Roma.

In epoca remota i calcoli matematici si basavano sulle quattro operazioni , adesso i calcoli sono più sofisticati e permettono di indagare fenomeni su larga scala e ad ampio spettro. Inoltre, la potenza di calcolo è diventata molto grande – grazie ai computer – ed è anche alla portata di molti (esistono anche software statistici open source).

La popolazione è l’oggetto della Statistica

La parola d’ordine comunque è la popolazione di riferimento statistico, che può essere censuaria nella statistica descrittiva o campionaria in quella inferenziale.

L’indagine censuaria prende in esame tutte le unità statistiche e quindi i risultati sono certi, ammettendo naturalmente l’errore, che può verificarsi nella raccolta, nella trascrizione e nell’ elaborazione dei dati.

L’indagine campionaria, invece, esamina un campione rappresentativo della popolazione di riferimento, e i risultati sono probabilistici e non certi, perché si utilizza il campione per stimare un parametro inerente l’intera popolazione.

La Statistica non è facile, ma i giornalisti devono conoscerne almeno le basi

Non si può negare che capire la Statistica richieda una certa dose di impegno. I dati grezzi sono solo materia prima, le tabelle sono organizzazioni di dati e i grafici sono sintesi: tutti questi elementi richiedono tempo di lettura, studio e comprensione. Tuttavia, soprattutto chi scrive di Statistica a livello giornalistico dovrebbe almeno conoscerne le basi.

 

Antonella Domenica Amato

Vivo a Catania. Mi interessano gli approfondimenti scientifici e mi occupo di divulgazione scientifica.
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